Di cosa parlano le nostre case?

Di cosa parlano le nostre case? Ti fa bene tornare a casa tua? Cosa ti rende felice quando apri la porta della tua casa: il caos e la confusione o l’idillio dell’ordine? Ti rilassi a casa, o forse quando torni, ti senti più stanco?

La Casa – come il grembo di una madre – fa crescere, matura il frutto. E poi lo lascia al mondo. A casa si formano le nostre abitudini e quelle dei nostri bambini, l’atteggiamento verso il mondo e verso se stessi. Qui nascono i grandi obiettivi della vita, qui si sogna ad alta voce. La Casa – un rifugio sicuro, la grotta, dove vogliamo rilassarci e godere di essere, riposarci con le persone più care.

Al ritorno a casa ci incontrano i lavori domestici. Questo è un nostro dovere per la casa – per lo spazio che si prende cura di noi, che ci protegge, che ci dona calore e pace.
La società ha accettato – ancora oggi, anche e a poco a poco qualcosa sta cambiando – che il lavoro di casa sia sostanzialmente il lavoro della donna. La donna sarebbe nata per i lavori in casa e dovrebbe avere la capacità naturale per fare ciò. Pertanto, la maggior parte delle persone non capisce come ci si possa lamentare dei lavori domestici, se si hanno oltretutto a disposizione ‘tecnologie intelligenti’. Spesso, però, si nasconde il fatto che la donna di oggi, che cerca anche di realizzarsi nel lavoro, deva fare un extra lavoro per ‘mandare avanti’ la casa, in aggiunta alla propria attività. Spesso un lavoro senza i limiti del tempo, moglie o compagna amata, madre premurosa, organizzatrice della vita domestica. E fare tutto nei migliori dei modi è uno delle più grandi e impegnative sfide che la società richiede.

Questa sfida per la donna è estremamente impegnativa, per il fatto che la donna è spesso pronta a soddisfare le aspettative e si impegna per ottenere il meglio in tutti i settori della vita. Tuttavia, se una donna vuole mantenere la sua mente sana, deve scegliere almeno un’area in cui c’è meno perfezione. Spesso vengono “sacrificate” le case, i doveri a casa: anche perché per esser donna, moglie o madre, non viene remunerata direttamente. Quando una donna decide che la sua priorità è quella di lavorare, l’ambiente di casa diventa sempre più caotico. E tale situazione non grava solo sulla donna, ma anche sui suoi cari, come impatto negativo tra i rapporti, soprattutto se nella famiglia non ce la condivisione delle responsabilità.

L’ambiente in cui viviamo è un riflesso del nostro ordine interiore. Pertanto, un aspetto caotico della casa può indicare una mente persa, confusa, o un eccesso di stress fisico ed emotivo. Se c’è caos e tensione all’interno del corpo, se si è costantemente affrettati e stressati, all’esterno il caos aumenta in modo esponenziale. La disarmonia interna si ribalta anche verso l’esterno.
E viceversa: l’ambiente in cui siamo determina la nostra energia, l’umore, lo stato interiore. Ecco perché è importante anche partire dalla casa, dalla sua concezione spaziale e formale, perché possa essere organizzata con efficienza e per poter essere in ordine, funzionale ed estetico, con poco impegno. Premessa per giungere a un benessere complessivo della nostra persona.

Autore: Consulente per gestione efficace del lavoro domestico Giedrė Bagdonienė

Tvarkos Magija

Photo credits: www.tazz.club

 

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